Ciao a tutti!
Avete già scelto
dove trascorrere il ponte in occasione della Festa di Halloween? Se non avete
ancora pensato ad una meta da raggiungere per regalarvi un sano momento di svago e relax, oggi vi propongo
un posto ideale
per questa particolare festività in piena atmosfera magica,
misteriosa ma soprattutto di paura …
Immaginate un
antico borgo medievale arroccato sulle estreme pendici di un costone montuoso,
nel cuore della Valle Argentina, in provincia di Imperia. Aggiungete un museo
della stregoneria, un passato segnato da processi a caccia alle streghe e la
credenza ancora viva che fantasmi e fate si aggirino lungo gli stretti vicoli
del paese.
Avete scoperto di
che posto sto parlando??? Se non avete trovato la risposta, vi invito a proseguire
nella lettura del post di oggi sul nostro blog, così lo scopriremo insieme!!
Il luogo che vi
sto descrivendo è … Triora, il paese delle streghe!
In questa località il 31 ottobre hanno inizio i festeggiamenti per la notte di Halloween, imperniati su danze che richiamano un antico rito magico, musiche tradizionali irlandesi e la sfilata di un lungo corteo nel centro storico del borgo, intorno a un grande falò.
In questa località il 31 ottobre hanno inizio i festeggiamenti per la notte di Halloween, imperniati su danze che richiamano un antico rito magico, musiche tradizionali irlandesi e la sfilata di un lungo corteo nel centro storico del borgo, intorno a un grande falò.
I festeggiamenti,
che si protraggono fino a notte inoltrata, proseguono il 1° novembre con la
prima edizione della Festa della zucca,
dedicata ai bambini e alle loro famiglie. Una giornata all’insegna di giochi,
truccatori per trasformare i volti dei più piccoli, divertenti discipline
sportive, trampolieri e merenda per tutti.
Triora (tria-ora, tre bocche, forse quelle di Cerbero il famoso
cane Dantesco, o le tre gole formate dai torrenti Corte, Argentina, Capriolo)
non è solo questo. La città delle
streghe è una meta ambita in ogni momento dell’anno, grazie alla sua
posizione dominante e soleggiata e alle sue antiche vie; tant’è che è stata
riconosciuta come uno dei borghi più belli d’Italia, dal 2007 insignito della
Bandiera Arancione dal Touring Club Italiano.
Ai visitatori è offerta la possibilità di rivivere uno spaccato della vita quotidiana dei contadini del paese e della valle, con la ricostruzione delle loro attività e la presenza di attrezzi e oggetti del secolo scorso, oltre che calarsi in quello che è stato il periodo più buio della storia con i processi e la caccia alle streghe; il tutto visibile nel Museo etnografico e della stregoneria.
Ai visitatori è offerta la possibilità di rivivere uno spaccato della vita quotidiana dei contadini del paese e della valle, con la ricostruzione delle loro attività e la presenza di attrezzi e oggetti del secolo scorso, oltre che calarsi in quello che è stato il periodo più buio della storia con i processi e la caccia alle streghe; il tutto visibile nel Museo etnografico e della stregoneria.
E’ d’obbligo la
visita alla Chiesa di Nostra Signora
Assunta nel centro storico della città, che conserva un dipinto del pittore
Taddeo di Bartolo, forse uno dei più antichi quadri del genere conservato nella
Riviera di Ponente.
Vale la pena, se
vi è possibile, visitare anche i piccoli
borghi circostanti, come Molini di Triora (che deve il suo nome ai 23
mulini presenti di cui ormai solo due sono visitabili), ma anche
Castelvittorio, Mendatica, fino alle città più rinomate come Sanremo, a 38
chilometri, e, poco più distante, Imperia.
Per coronare a
dovere la vostra gita, vasta è la scelta tra le degustazioni di piatti tipici della cucina ligure, ricca di
ricette semplici che hanno origine in tempi lontani, quando gli ingredienti a disposizione
erano ricavati dal raccolto dei campi o dalla pesca.
Basti pensare al
famoso pane di Triora, fatto con farine integrali, dalla forma tonda e
larga e riconoscibile dalla crusca sul fondo. Questo pane aveva una lunga
conservazione ed era preparato ogni sette giorni: fino a poco tempo fa si
poteva trovare soltanto nel paese, ma oggi è reperibile in molte zone della
Liguria. Il pane di Triora accompagna qualsiasi piatto, ma è particolarmente
gustoso con i formaggi locali, in particolare l’alpeggio di Triora, la
formaggetta e il Brussu (nato, nelle zone più povere, dalla fermentazione delle
croste o pezzi di altri formaggi).
Da non perdere,
poi, i piatti a base di pesce che
nella cucina ligure spesso fanno da padroni, come il Ciupin, lo stoccafisso
alla Badalucchese o le bughe in scabecio, il tutto accompagnato dagli ottimi vini del territorio (Cinque
terre Doc, Colli di Luni Bianco Doc, Colline di Levanto Rosso Doc).
Conoscevate già questa
località?
Avete mai trascorso le
vostre vacanze circondati dalle bellezze offerte dalla città che abbiamo
scoperto oggi insieme?
Scriveteci numerosi!
Saremo liete di scoprire i racconti delle vostre disavventure!
Vi saluto caramente e rinnovo a tutti ...
Ely
(Ringrazio
Eleonora Della Ratta per il suo articolo “A
Triora una notte da paura. Tra i monti di Imperia, un appuntamento per
Halloween in un paese tristemente celebre per un processo alle streghe”.
Fonte: “Settegiorni tv – Attualità, informazione e varietà”)
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